mercoledì 19 settembre 2012

Francesco Perri/ Pasquale Scura - Gli Albanesi in Italia



  A cura di Francesco Perri

Pasquale Scura
Gli Albanesi in Italia
Lepisma 2012


“Francesco Perri fa storia basandosi su dati certi, e offre i documenti trovati senza deduzioni di carattere critico o ideologico. Egli sa che i documenti devono essere conosciuti nella loro integrità e nella loro neutralità in modo da produrre una mappa delle notizie senza contorni e senza dubbi, a volte perfino confutando con i fatti e senza strascichi di sterili polemiche.
A noi lettori però sorgono spontanee delle domande che mi viene da definire legittime. La più importante delle quali è: “Quali sono le ragioni per cui, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia né da parte degli organi nazionali né da parte delle amministrazioni locali è stata presa in considerazione la figura di Pasquale Scura pur essendo venuti in possesso del libro di Francesco Perri?”.
E come mai da parte dei paesi arbëresh, Vaccarizzo in prima fila avendo dato i natali al giurista, non c’è stato il minimo scatto d’orgoglio, il minimo interesse? Non parlo di campanilismo che è sempre avvilente e fuorviante, ma di memoria che serve a suscitare orgoglio, fattività, progettualità in nome di una tradizione che ha semi infiniti?
Francesco Perri ha tolto ombra anche all’appropriazione indebita di quel prezioso scritto sugli Albanesi in Italia che si ripropone finalmente alla luce della verità e lontano dalle ambiguità, a dimostrazione che Pasquale Scura non era soltanto uno studioso di diritto, ma aveva radici profonde nel suo popolo e nella sua terra d’origine. Mai bisognerebbe dimenticare da dove veniamo se veramente vogliamo percorrere un cammino che abbia una meta. I luoghi che hanno visto nascere i nostri antenati devono restare sacre icone della nostra immaginazione e quindi della nostra linfa vitale, perché soltanto con il patrimonio dei padri si può pensare di costruire un futuro che abbia odore e grandezza universale. Il futuro ha un cuore antico è il bellissimo titolo di un libro di Carlo Levi.
Comunque la mia affermazione diventa ancora più convincente se penso che quest’anno ricorre il Centenario dell’Indipendenza dell’Albania, questa terra nobile e dilaniata ma che ha secoli di storia e di anima autentica. Io l’ho sentita pulsare nei versi forse del più grande poeta di lingua albanese, Girolamo De Rada, che nel Milosao crea atmosfere indimenticabili e dà senso a un processo ideale che nel “sangue disperso” avvisa di una identità che non si può disperdere come ceneri al vento.” (Dall’introduzione al volume di Dante MAFFIA)


A cura di Francesco Perri
Pasquale Scura
Gli Albanesi in Italia
Lepisma 2012


In copertina:
Minuta manoscritta del verbale del plebiscito 1860 stilata da Pasquale Scura

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